Dopo aver richiesto un prestito può succedere a chiunque di avere dei ritardi nei pagamenti delle rate. Anche se l’evento è circoscritto ad un solo caso, non si potrà evitare di essere segnalati negativamente al CRIF, come dei “cattivi pagatori“. Cosa comporta questa “etichetta”? L’impossibilità di accedere facilmente ad alcune forme di prestito. Infatti, in situazioni simili, l’unica soluzione se si ha la necessità di ottenere della liquidità è la cessione del quinto per segnalati.
Come funziona la cessione del quinto per segnalati?
Per prima cosa è bene che tu sappia effettivamente se sei stato segnalato a banche dati come a quella di Crif. Puoi farlo cliccando qui e leggendo un nostro approfondimento a riguardo. Se l’esito è positivo e hai bisogno di liquidità, potrai iniziare richiedendo un preventivo per la cessione del quinto per segnalati semplicemente compilando il modulo che trovi all’inizio di questa pagina, inserendo i tuoi dati personali e selezionando l’importo di cui hai bisogno con il corrispettivo numero di rate entro cui vuoi restituirlo.
La cessione del quinto per segnalati può essere richiesta sia da dipendenti, statali, pubblici e privati, che dai pensionati cedendo il quinto del proprio stipendio o della propria pensione netta. Gli unici due prerequisiti da rispettare sono:
- Se si è dipendenti, avere un contratto a tempo indeterminato
- Se si è pensionati, non avere superato gli 86 anni di età
Tramite la cessione del quinto per segnalati si possono ottenere importi molti elevati, fino a 75.000 euro con dei tassi molto convenienti grazie alle convenzioni stipulate con il NoiPA e con l’INPS.
Perché la cessione del quinto per segnalati può essere richiesta anche avendo avuto dei problemi creditizi in passato?
La cessione del quinto è una forma di finanziamento richiedibile da chiunque proprio per il suo funzionamento. Infatti, la restituzione dell’importo ottenuto verrà effettuata tramite trattenuta diretta sulla busta paga o sulla pensione o dall’amministrazione di competenza del dipendente o dall’INPS stessa. In questo modo la trattenuta verrà effettuata alla fonte evitando il rischio di mancato pagamento di una rata per le finanziarie.